La giustizia non esiste, la Giustizia è tutto, non c'è più giustizia, giustizia sommaria, c'è chi dice che non importi il dove, il quando e il chi, solo la giustizia rimane intatta, cristallina come una Luna aristotelica eterna e sovrumana.
C'è chi dice che la giustizia sia chiara disposizione dell'infanzia e della sua innocenza: solo l'adulto cerca compassione perché si sente mancante. Terribile giustizia quella del bambino: tocca l'alloro o la ghigliottina, nessuna sfumatura, triste divisione netta di bianco e nero, nulla si miscela, ove sono i buoni non sono i cattivi.
C'è chi dice che la giustizia non sia di questo mondo, ma prova etereamente tangibile di una realtà extramateriale: grida nella notte scura di una domanda eterna: Dio dove sei quando il Male incide con le sue unghie la pelle dell'Uomo tuo prediletto?
Che sapore ha la giustizia? Di terra bruciata, di corda intorno al collo, di ago nella vena, di polvere da sparo, di sangue sulle mie e sulle tue mani? O di miele versato nell'anima di colui che ben si comporta, sonoro complimento per il duro lavoro svolto con diligenza?


