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| Klimt - Le tre età della donna |
Ok! Non sputatemi addosso
dopo aver letto quello che segue (neanche elettronicamente). Non sono
un poeta né un lirico né un musico. Ci ho provato, ne è venuto
fuori sta schifezza. Lasciando perdere la forma spero si capisca il
significato. Ma soprattutto fatemi sapere la vostra. Non vomitate! E se lo fate mi raccomando usate il sacchetto che trovate nella poltrona davanti a voi...
Ho
cercato a lungo il Piacere
fino
alla pazzia.
Ero
stanco di questo mondo
vuoto
e brillante, della sua Legge,
della
Massa e dei loro dei.
Ero
stanco dei miei amici,
della
mia famiglia, dei miei amori,
di
tutto ciò che fosse
Salvezza
e Giustizia.
Come
il ferro mosso dal magnete
e
la falena dalla luce della candela
andai
in cerca del Piacere.
Mille
piccoli piaceri, come tanti
fiori
di campo: oggi nascono, oggi
muoiono.
Sempre più sazio, sempre
più
affamato. Sempre più felice
sempre
più disperato.
Sotto
coperte calde, avvinghiato ad un
corpo
vivo, con il freddo nel cuore, allora
allora
ho intravisto una verità
Il
Piacere è come le volute di fumo
di
una sigaretta: presto scompare nell'aria
lasciandoti
solo il sapore amaro
del dolore.
Piacere
e Dolore sono la stessa cosa
due
amanti che si confondono
e
la Bellezza è data dalla sua precarietà.
Per
questo lo odio e lo amo, il Piacere:
è
il mio veleno e la mia medicina, il mio
padrone
e il mio liberatore, il fuoco
e
l'acqua che disseta.
E
il mondo si poggia su questa verità:
Tutto
ciò che nasce deve morire, ciò che
si
estende ha i suoi limiti, ciò che è puro
deve
corrompersi, ciò che ha un Inizio ha una
Fine.
Ascolta
questa mia pazzia: vero uomo
è
chi ama il Dolore e nel Piacere cerca
la
sua
Fine.

Bella.
RispondiEliminaPerdonami l'ermetismo ma è quello che mi è venuto in mente quando l'ho letta ;)
un abbraccio dinuzzo
Non ti preoccupare peppe, sono contento già solo che ti sia piaciuta. Ora non per altro che non per l'orgoglio paterno-creativo, ma a me piace molto.
RispondiEliminaGrazie peppe