venerdì 16 settembre 2011

Sulle locomotive di pietra e i bufali rotolanti

La considerazione ottusa di oggi parte da due canzoni che ho sempre ascoltato con una certa soddisfazione distratta. Solo ultimamente mi è come caduta una tegola sulla testa ( o, come si direbbe in italiano, mi ha colpito una cima di rapa sulla capa) che mi ha fatto realizzare alcune cose importanti proprio su queste due canzoni. Sto parlando di: Like a rolling stone di Bob Dylan e Bufalo Bill di Francesco De Gregori ed in particolare di alcuni versi delle stesse che riporto:



"Tra bufalo e locomotiva la differenza salta subito agli occhi,
la locomotiva ha la strada segnata,
il bufalo può scartare di lato e cadere"

De Gregori

"ed eri solita ridere su
ogni persona che frequentavi abitualmente
Adesso non lo dici più a voce alta
adesso non sei più tanto orgogliosa
ora che devi scroccare il tuo prossimo pasto

Bob Dylan




La mia considerazione senza troppo tirarla per le lunghe è questa: esistono due tipi di vita che posso vivere; una scorre su strade diritte e ben delineate, ferrovie, su cui non posso far altro che lasciarmi portare senza deviazioni e scossoni trascorrendo così tutto il viaggio della mia esistenza passando da una stazione ad un'altra senza mai fermarmi e scendere. Ferrovie fatte di tante cose piccole resistenti come il ferro temprato: giudizi delle persone che mi circondano, la moda della società, la mia pigrizia personale, la mia paura di sbagliare e soffrire, la paura di trasformare la mia vita in un fallimento, la paura di essere abbandonato dalle persone che più amo.

Perché è in fondo questo che più temo: correre in una prateria dove non ci sono sentieri, ma solo cielo azzurro e orizzonti sconfinati e rincorrere la Vita, che come un bufalo scappa, per acchiapparla, farla cadere e diventarne il padrone. E magari sbagliare e fare errori e rischiare di farmi travolgere dalle sue zampe poderose, ma comunque avere la soddisfazione di averci provato ed essermi per un attimo, anche solo un attimo prima di essere schiacciato, sentito Vivo per davvero. Non voglio che la mia vita mi scorra via mentre la guardo dal finestrino di un treno che non sono io a guidare. Non voglio essere una pietra che rotola verso il baratro guidato dalla forza di gravità dei miei istinti, passioni, emozioni e dagli eventi della Vita. Se devo andare a fondo devo essere io a deciderlo nella profondità della mia esistenza! Ma se vivo un’esistenza falsa non potrò mai essere davvero padrone di niente e di nessuno. 

Alcuni mi diranno che in realtà è proprio così: ci sono eventi che mi capitano fra capo e collo e su cui non posso decidere. Io dico che vi sbagliate: io posso sempre ed in ogni caso decidere della mia vita, anche riguardo a ciò che non è ancora accaduto! Posso sempre scegliere se scendere nell’arena a testa alta ad affrontare i leoni o farmi trascinare per i capelli da fantomatici doveri che, per me, rimarranno sempre dei fantasmi puzzolenti appartenenti a tempi ormai passati. Forse dal di fuori potrà non essere cambiato nulla, ma avrò dilatato in me la mia Libertà e quindi la Vita vera. 




2 commenti:

  1. Domanda ottusa: non trovo nella tua considerazione ottusa dove stanno tutte le altre ∞^-1 possibilità a disposizione delle persone??? Mi sembra che, così descritti, il treno e il bufalo siano agli antipodi della vita e che il risultato per entrambi è una fregatura colossale.

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  2. Hai ragione valea! Ci sono un'infinità di possibilità a mia disposizione su come vivere la mia vita e forse è qui sia la fregatura che la bellezza: è totalmente disorientante avere così tante scelte, ma allo stesso tempo entusiasmante perché pieno di possibilità di esprimersi. Ed è qui che si pone la considerazione ottusa: io trovo solo due modi, riflettendoci, di porsi davanti al problema dell'indeterminatezza della vita! O nascondersi e lasciarsi guidare dagli altri ( o dal "si" impersonale) e vivere per niente oppure affrontare a testa alta la vita e i suoi imprevisti, anche i più dolorosi. Il bufalo non mi sembra una fregatura perché rimane sempre e comunque un affermazione gioiosa di fronte alla vita e al suo Mistero. Però naturalmente aspetto una tua "ottusa" risposta. Grazie per il commento :D

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